venerdì 18 novembre 2011

Crisi ad Amelia: se ne esce valorizzando le risorse del territorio?

Il fallimento di alcune imprese nel corso degli anni e l'attuale congiuntura internazionale stanno mettendo a dura prova l'economia di Amelia. Secondo l'ultimo rapporto del lavoro, relativo all'anno 2010 e prodotto dalla Provincia di Terni, nel territorio amerino sono presenti 974 imprese attive, di cui 279 agricole, 81 dell'industria, 131 edili, 275 commerciali e alberghiere e 208 che erogano altri servizi. Al centro dell'impiego di Amelia, però, tra il 2008 e il 2009, c'è stato un incremento degli iscritti di 241 unità, passando da 568 a 809. E tra il 2009 e il 2010 si è verificato un ulteriore incremento di 76 unità.
"Questi dati - spiega Beatrice Coco, assessore allo sviluppo economico del Comune di Amelia - indicano che il comprensorio amerino è fortemente in crisi. E un territorio molto depresso. Ciò va avanti dalla fine degli anni '80, con il fallimento del Molino Cooperativo e successivamente con quello dell'ex Pastificio Federici. L'Amerino ha perso molti posti di lavoro e non è ancora riuscito a risollevarsi. L'unica nota positiva viene dal turismo, grazie all'incremento degli agriturismi, ma è ancora poca cosa. La politica di questi ultimi vent'anni ha troppo pensato alla propria economia, più di quella dei cittadini, i quali sono sempre più impoveriti. Trovare le soluzioni non è affatto facile. Tutte le amministrazioni passate hanno provato ad invertire questo stato di cose ma non ci sono riuscite."
"Anche questa amministrazione 'Maraga’ continua l'assessore -, ha lo scopo di intraprendere un percorso che ci possa far risalire la china, puntando sulla valorizzazione di quello che è presente nel nostro territorio, rivalutando tutto ciò che ci contraddistingue.Occorre un grande patto per la crescita, naturalmente puntando sul lavoro e sempre con un occhio particolare alla salvaguardia dell'ambiente, nostro punto di forza. Dobbiamo sicuramente investire anche sul settore delle infrastrutture, degli eventi fieristici e dei mercati agricoli e alimentari abbinati a tutte quelle manifestazioni già esistenti"

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