Italia Nostra informa i cittadini amerini, soprattutto coloro che hanno firmato la petizione per il ripristino della funzionalità della chiusa di fondo della Para del Rio Grande, che vi sono state recentemente delle riunioni partecipative organizzate dall'Autorità di Bacino del Tevere e dal Consorzio Tevere Nera in merito alla redazione di un Contratto di Fiume o di Territorio per il Rio Grande, documento previsto dalle direttive europee e base della finanziabilità di eventuali progetti di riqualificazione del bacino. Nel marzo di quest'anno, Italia Nostra aveva sollevato davanti al responsabile della Struttura di Missione contro il Dissesto Idrogeologico e per lo Sviluppo delle Infrastrutture Idriche, Erasmo D'Angelis, la questione delle due Pare del Rio Grande, ricevendo la sua immediata adesione insieme a quella del Direttore Generale dell'ANBI (Ass. Naz. Bonifiche e Irrigazioni), Massimo Gargano. Sono seguiti poi un incontro con la Dott.sa Pagliari, Direttore del Consorzio Tevere Nera e le riunioni partecipative di cui sopra.
All'ultima riunione odierna, per la prima volta, ha partecipato anche l'amministrazione del Comune di Amelia, nella persona del Vice Sindaco Franco Santarelli. Siamo lieti che finalmente l'Amministrazione si sia affacciata alle riunioni di partecipazione e ci auguriamo che ne abbia capito lo spirito. Il Contratto di Territorio è un'opportunità che potrebbe aiutare a risolvere il problema del Rio Grande ma, perché questo possa avvenire, ogni irrigidimento dell'amministrazione attuale contro la posizione espressa da più di 3.200 cittadini amerini di riaprire la chiusa di fondo deve essere accantonata e bisogna che si trovi un accordo di compromesso tra le due posizioni, attualmente molto divergenti.
Entro il 31 agosto p.v. è possibile presentare eventuali progetti (che non dovranno superare le due pagine) al Consorzio Tevere Nera. Qualsiasi progetto venga ritenuto valido dovrà comunque far parte del Contratto di Territorio e necessita dell'appoggio delle associazioni e della cittadinanza. Pertanto chiediamo al Vice Sindaco di ricevere una rappresentanza dei cittadini, tra cui ovviamente non possono mancare gli Amici del Rio Grande, per poter discutere distesamente della soluzione da proporre. Altrimenti ci troveremmo costretti a presentare un nostro autonomo progetto, in linea con quanto chiesto dai 3.200 firmatari della petizione sul Rio Grande.
Se l'amministrazione attuale crede veramente nella partecipazione dei cittadini alle decisioni strategiche sul territorio è ora di dimostrarlo senza più ambiguità.
Italia Nostra - Amelia
Flavia Corsano
Giovedì 30 Luglio 2015