sabato 8 agosto 2009

Si restaura il Trullo, uno dei simboli di Amelia

Sarà per la posizione, all'ingresso della città, per le dimensioni - è alto diversi metri - o semplicemente per quell'aspetto un po' curioso, ma è a tutti gli effetti un simbolo della città.
Gli amerini, che ci sono pure affezionati, lo hanno sempre chiamato così: "Il Trullo", per quella strana forma piramidale.
Nel corso degli anni, anzi dei secoli, è diventato un punto di riferimento, capace di dare il nome a tutto il quartiere circostante. In realtà si tratta di una tomba Romana, probabilmente risale al periodo classico, imperiale. Sistemata, in linea d'aria, a pochi metri dalle mura ciclopiche. Ora il Trullo si stava "sbriciolando" piano piano, pietra dopo pietra. E rischiava di pure di diventare pericoloso perché poteva franare sulla carreggiata della Amelia-Giove, la stessa che ricalca il tracciato dell'antica via Amerina.
Il Comune è il proprietario del monumento, e nei mesi scorsi ha chiesto aiuto alla Sovrintendenza di Perugia.
Che ha risposto. Qualche settimana fa il monumento è stato studiato e controllato nei dettagli: i tecnici hanno riassunto nei loro appunti diagnosi e prognosi.
I lavori di restauro sono iniziati nei giorni scorsi, termineranno in settembre. Ora il Trullo è tutto incerottato. C'è un ponteggio che lo fascia da capo a piedi. Gli operai risistemeranno le pietre cadute usando un tipo di malta particolare:
"In grado di riprodurre perfettamente le caratteristiche dell'architettura originale"
, spiegano gli addetti ai lavori.
Il Trullo sarà messo in sicurezza e tornerà com'era. A metterci i soldi, tutti quelli necessari per la ristrutturazione, è la Sovrintendenza regionale per i beni archeologici.
"Era ora... - dice il consigliere comunale Giancarlo Guerrini - come gruppo archeologico avevamo chiesto di restaurarlo circa trent'anni fa."
Probabilmente le piramidi erano almeno due. A brevissima distanza una dall'altra. Accanto al Trullo, c'era un'altra sepoltura, sistemata quasi in corrispondenza con la rotonda di Pirincio.
Perché l'abitudine era di seppellire i morti fuori le mura dell'urbe, lungo la strada che portava in città.
Poi tra 700 ed 800 su quel monumento, come su tanti altri, è stato impresso il marchio della religione cattolica, una Madonnina, incastonata in basso.

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