Ma quali sono le sue esperienze, quali sono i suoi studi e che tecniche usa?
“La mia esperienza pittorica può essere in un certo modo convogliata in quelle forme di espressioni artistiche che si liberano dai canoni culturali riconosciuti tradizionalmente.Dipingere è la sua unica forma di espressione artistica?
Accostandosi ai miei quadri, per comprenderne meglio il senso profondo, bisogna tener conto che sono ricchi di numerose e articolate implicazioni; il significato della mia pittura va oltre la sua forma.
Attraverso un forte simbolismo cromatico esprimo il mio stato d'animo, le mie sensazioni esistenziali. Lo spazio del dipinto e lo spazio del vissuto si legano fino a sovrapporsi e rappresentare la metafora della mia vita.
Non impongo allo spettatore un tema figurativo ben definito, ma cerco di porlo nella condizione di crearselo da sé attraverso la sua fantasia e le emozioni che ne riceve.
Il dipinto diventa un'illusione, una magia: ciò che vedi non è ciò che vedi. Si mette in moto la fantasia dell'osservatore che è portato ad intuire allusioni ad oggetti e situazioni.
Nasco come artista autodidatta, i miei studi universitari vertono verso ben altre discipline ma la voglia e l'esigenza di liberarmi nella comunicazione artistica è comunque emersa.
L'uso del colore è per me cruciale, utilizzo colori acrilici che rendono le mie tele molto luminose.
I miei dipinti sono caratterizzati da colori primari, vivaci e brillanti, esprimono una solarità e positività della vita che si oppongono idealmente ai toni a volte drammatici che vi sono celati”.
“In un periodo della mia vita, nel 2000 e 2001, ho seguito con entusiasmo e partecipazione, presso l'Accademia di Belle Arti di Viterbo "Lorenzo da Viterbo", un corso biennale sul tema "Architettura degli interni". La progettazione degli ambienti e il design sono discipline che mi affascinano molto e nelle quali occasionalmente e amatorialmente mi cimento”.Perché e quando si è avvicinata alla pittura? “
La pittura è per me un'attività principalmente "autobiografica", il quadro diventa la registrazione di un momento della mia vita. Il mio desiderio di dipingere non è fatto di colori e pittura ma forse di pensieri, ricordi, sensazioni che non hanno a che fare con la pittura in sé. Il primo e assoluto incoraggiamento a propormi al pubblico lo devo a Pasquale de Zio, un amico di origini pugliesi residente da anni in Umbria, animatore culturale di Guardea, promotore di importanti iniziative musicali, artistiche e didattiche, è lui che circa dieci anni fa ha creduto in me.Perché ha titolato la mostra "Impeti Oceanici"?
Altro forte sostegno l'ho avuto da altri amici pittori, quali Nicholas Butler e Rodolfo Michelena di origini toscane e argentine ma tutti appartenenti al gruppo "Arte a Guardea" il quale ogni anno organizza una collettiva a Guardea durante il mese di agosto (quest'anno siamo alla X edizione), e alla quale si affiancano numerosi altri artisti. Con questi amici organizziamo spesso incontri, per confrontarci, raccontarci, discutere dei nostri lavori e arricchirci reciprocamente.
Il mio avvicinamento casuale alla pittura, insieme all'incontro simultaneo con questo gruppo di amici/artisti, e la possibilità che da subito mi hanno dato di appartenere al loro gruppo e di esporre con loro, sono stati gli elementi determinanti della mia evoluzione artistica”.
“La mia esposizione ha toni di "personale" ma è inserita in una collettiva. "Impeti Oceanici" nasce dall'incontro con persone che non semplicemente amano il mare ma che lo vivono profondamente nella sua essenza.Oltre all'arte quali sono i suoi interessi? “Diciamo che non banalizzo il rapporto con il mio corpo.
La dinamica delle onde, il loro imporsi dominante e autoritario, l'imprevedibilità delle loro traiettorie, il loro inasprirsi e l'infrangersi violento a cui segue il loro perdersi, l'annullamento, il confondersi nel nulla, poi il lento defluire e il loro inesorabile confluire in nuovi dinamismi imperiosi, richiama alla mia concezione dinamica della vita, all'energia dirompente di cui dispone e che può sprigionare, all'"anima" che la guida e l'assiste fino all'ennesimo ricomporsi”.
Me ne prendo cura da sempre, praticando palestra, mountain-bike, associandoci un'alimentazione salutistica ed equilibrata, il tutto per raggiungere uno stato di benessere psico-fisico che mi aiuti a pormi in armonia con me stessa e di conseguenza con gli altri. Un pensiero pieno d'amore per tutti gli animali.
dal Corriere dell'Umbria
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